Ho iniziato a fotografare nel 1985, per non smettere più.
Nel 2007 sono passato alla fotografia digitale; questa scelta mi ha permesso di sperimentare e giocare con la fotocamera, che considero uno strumento con cui esprimere la mia creatività.Da sempre dedito dalla fotografia naturalistica e di paesaggio, negli ultimi anni indago il rapporto tra uomo e natura.
Sono particolarmente attratto dalla relazione uomo-animale, dai segni che l'attività umana "incide" nel paesaggio e dalla cultura di allevatori di montagna e pastori transumanti, un mondo antico minacciato dall'invenzione della globalizzazione.
Mi considero un "cercatore di storie dimenticate", che vive e sente per immagini, rapito da forme e colori.
I miei scatti sono frutto di istintività, emotività e rispetto per ogni forma di vita.