Nel 1964 Ruth Harrison pubblicò il libro Animali Macchine, che sollevò la questione del benessere degli animali allevati in modo intensivo. Lo scalpore suscitato da questo libro indusse il governo inglese a commissionare uno studio ad un gruppo di ricercatori, tra i quali un veterinario. Il risultato fu il Brambell Report del 1965, nel quale viene enunciato il principio delle cinque libertà per la tutela del benessere animale:
1. libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;
2. libertà dai disagi ambientali;
3. libertà dalle malattie e dalle ferite;
4. libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
5. libertà dalla paura e dallo stress
2. libertà dai disagi ambientali;
3. libertà dalle malattie e dalle ferite;
4. libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
5. libertà dalla paura e dallo stress
In questo progetto estendo le cinque libertà a tutti gli animali domestici, includendo gli animali d'affezione, e agli animali confinati in zoo e parchi tematici.